Chi è Sherazade
Sherazade è il mio alter ego, la donna che aspiro a diventare, un concentrato di virtù che tutte dovremmo avere.
Lei, eroina senza tempo, di fronte alla violenza di un tiranno, invece di reagire con altra violenza o peggio, restare a guardare, usa la più potente delle armi: la parola.
Si offre volontaria ad una morte certa, ma non sembra averne paura: Sherazade ha il dono della resilienza.
Notte dopo notte, questa principessa araba tesse avvincenti storie al suo sultano, è scaltra, si assicura che ogni nuova storia cominci prima dell’alba, affinché ancora una notte le sia concessa per terminare il suo racconto e realizzare il suo piano: riportare la pace fra il popolo, placare l’ira del suo sposo, trasformare la sua brutalità in gentilezza.
Lei, tramite l’immaginazione, intreccia storie fantastiche in paesi esotici; luoghi lontani e misteriosi sono lo scenario di ogni sorta di avventura..così, per mille e una notte.
E poi, accade: il potere curativo della narrazione ha effetto, Il sultano è in pace, il suo cuore è leggero, ciò che conta adesso è solo amare, e farsi amare a sua volta.
Se Sherazade fosse nata in epoca moderna, oggi sarebbe una nomade cantastorie, un’instancabile esploratrice di spazi e animi umani.
Una globetrotter con una spiccata sensibilità, una smisurata fantasia, consapevole del potere immenso e inarrestabile delle parole.